sabato 25 febbraio 2012

Biasimo ergo Sum

Le parole di Alex Salmond primo ministro scozzese che in una intervista al The Guardian apostrofa come inconcepibile un intervento scozzese nelle guerre che vedono il regno unito in prima linea mi ispira il triste paragone che riguarda la nostra realtà. Molto spesso ci sentiamo accusati da progressisti italiani innamorati della costituzione, di voler rinunciare ad un'arma potente contro le vessazioni e uno scudo impenetrabile contro le angherie: La costituzione italiana. Niente di più sbagliato. Abbiamo già visto come la difesa costituzionale abbia mostrato la corda per quanto riguarda i diritti dei migranti e quanto poco tenga in considerazione il diritto di cittadinanza degli stranieri. I progressisti italiani, quanto i conservatori, al governo bypassano volentieri i principi ispiratori di molti degli articoli della carta costituzionale che poi sbandierano. Caso emblematico le azioni di guerra nei scenari mondiali. Si accusa quindi chi vorrebbe addirittura rilanciare queste tutele e potenziarle onestamente mettendosi al passo con i tempi, di voler attentare ai principi progressisti e solidali costituzionali. Bene. Se la paura fosse quindi quella di vedere uno stato sardo privo di tutele costituzionali solidali e progressiste, questi avvenimenti, più delle nostre analisi, servirebbero a dissipare ogni dubbio.
Le tutele inviolabili dei diritti dell'uomo verrebbero, nel caso estremo, tutelate dalla corte europea (come accade oggi per l'Italia. Lo ricordo a costo di essere ripetitivo).
 Se lo stato sardo fosse, al pari dell'Italia odierna, uno stato insensibile e lacunoso in quanto a diritti civili, l'Europa interverrebbe.
Ma dal biasimo per il comportamento dell'Italia sentiamo di poterci ispirare.

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